Consigli di lettura
Su cosa, come, quando, dove leggere, e perché.
Può sembrare presuntuoso dare consigli non richiesti, e mi potreste legittimamente chiedere cosa mi dà il diritto di elargire suggerimenti letterari.
Ebbene, nel mio intento questa pagina è molto più libertaria (qualche volta libertina) e aperta al confronto. E’ la voce di un’anima bibliofila che sceglie sull’onda dell’entusiasmo, in nome solo del godimento estetico e culturale. In questa introduzione chiarisco i miei intenti e i miei desideri, di modo che anche voi possiate scegliere.
Il tutto nasce da una grande passione, che poi è diventata materia di studio universitario e specializzazione, per la parola. Passione che è nata con me, posso dire, e cui ho dedicato tutti i miei giorni (vedi Biografia).
L’anima, dopo tutti questi anni, è diventata così rigogliosa che sente pressante il desiderio di condividere, comunicare quello che ha appreso, le emozioni provate, i personaggi conosciuti, e pure le delusioni incontrate. Per molto tempo ho avuto un pubblico in carne e ossa, i miei studenti, ma questa modalità si va esaurendo, a causa dei progressivi e disastrosi cambiamenti subiti dalla scuola, oppure perché la mia natura ribelle ha preso il sopravvento. Così ho deciso di sostituire alla cattedra un più rilassante e confortevole salotto, di affidarmi solo al mio gusto, e di dare voce a tutte quelle parole che negli anni hanno formato la mia personalità.
Sarei poi molto felice se vorrete partecipare attivamente, di modo che le nostre conoscenze si arricchiscano reciprocamente.
I giganti della critica letteraria
Entusiasta di questa idea, eccomi qui. Questo canale servirà a farvi conoscere nuove letture, curiose, intriganti, di alto livello, comiche, curiose, all’interno dei generi che prediligo: romance, ricostruzione storica, detective stories, gothic and fantasy, romanzo a grande respiro, racconti brevi.
I miei maestri di critica letteraria sono dei giganti: Jorge Louis Borges in This Craft of Verse (L’invenzione della poesia. Lezioni Americane), Italo Calvino, Lezioni americane, Vladimir Nabokov, Lezioni di letteratura e Lezioni di letteratura russa, Harold Bloom, The Western Canon (Il canone occidentale), Stephen Greenblatt, Hamlet in Purgatory, The Swerve, The Grenblatt’s Reader, Viktor Sklovskij, L’arte come procedimento, Boris Eichenbaum, Com’è fatto il cappotto di Gogol, Tzvetan Todorov, La letteratura fantastica, Virginia Woolf, The Common Reader (Il lettore comune vol. 1 e 2). Mi fermo qui, alla lista – fondamentale per chi si interessa di letteratura – potete aggiungere i vostri testi.
Leggere, leggere… TUTTO!
In questi “suggerimenti arbitrari” parlerò di libri, ve ne darò un ritratto d’insieme (trama, personaggi, ambientazione, narratore) e un mio personale giudizio, oltre a una valutazione in stelline: 1/5: pessimo, 2/5 da scartare; 3/5: sufficiente/discreto; 4/5: buono; 5/5: ottimo.
Mi avventurerò anche in percorsi tematici, utili per trascorrere le lunghe giornate d’inverno, le notti insonni, i lockdown (speriamo siano finiti!), o le meravigliose ore trascorse in solitaria in riva al mare.
Non ci saranno limitazioni né di lingua, ne di argomento, né di genere.
Il fuoco di questi commenti è “leggere” come, dove, cosa, quando, chi; le molteplici valenze di questa attività, l’importanza della lettura per rimanere sempre “all’erta” sulla nostra vita. Mi divertirò anche a spiegarvi come far finta di aver letto un libro e far credere di averlo letto sul serio. Non è un imbroglio, capita che lo si debba fare, e per noi che abbiamo la casa invasa dai libri è una consolazione, perché noi vorremmo leggere tutto, ma proprio tutto. Vi svelo un segreto: NON SI PUO’, E’ IMPOSSIBILE.
Non mancheranno parentesi sull’attività speculare: la scrittura, almeno a me è successo così: a una certo punto mi è venuta voglia di partecipare a questa meravigliosa giostra della letteratura, vivere vite diverse, far venire alla luce esistenze che altrimenti se ne stanno zitte e nascoste sotto strati di inconsapevolezza.
E se nascerà qualche racconto, sicuramente ve lo regalerò
Così come vi regalerò delle mini dispense, sia tecniche sia più generali.
Ovviamente domande e commenti sono graditissimi.
Altra ovvietà è che ogni scelta è personale, perché riesco a parare e scrivere solo di ciò che amo, l’oggettività o la corrispondenza a illusori canoni mi interessano poco. Diciamo che la prima è garantita in parte dalla mia formazione estetica.
A questo link potete trovare una lezione del critico americano Harold Bloom, come aperitivo stuzzicante e invito al prossimo post.