La storia dei mesi: giugno
Giugno, il mese del Sole
Potrei iniziare con le parole del cantautore Francesco Guccini:
Giugno, che sei maturità dell’anno, di te ringrazio Dio:
in un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nata io, ci sono nata io…
E con le messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro,
con le tue spighe doni all’ uomo il pane, alle femmine l’oro, alle femmine l’oro…
da “La canzone dei dodici mesi“, nell’album Radici, 1972, di Francesco Guccini.
Già, anche io sono di giugno, e per me questo mese mezzano è il più bello dell’anno, perfino magico. Di giugno porto con me l’adorazione per il caldo e il sole, che non è ancora accecante e aggressivo, ma dolce e carezzevole. Il mese è detto anche mese del Sole. Inoltre, l’atmosfera di giugno mi riporta a quando ero bambina: il grano maturava, il paese dei miei nonni era circondato dall’oro delle spighe, e si vedevano i carri carichi di cove trainati dalle mucche. Alla fine del mese c’era il grande evento della mietitura: un grande trattore faceva muovere la macchina, la polvere era dappertutto, anche sotto le nostre magliette. Noi bambini aiutavamo a tirare il filo di ferro che serviva a legare le balle di paglia. Ogni giorno i mietitori cambiavano desco: il padrone del grano ospitava tutti a casa sua e tintinnii di bicchieri, ganasce affamate e canti allegri continuavano per tutto il pomeriggio; poi il lavoro ricominciava fino a sera tarda.
Giugno è sinonimo di luce: nelle notti di allora andavamo a caccia di lucciole, pensando che i poveri insetti potessero sopravvivere in un barattolo di vetro e fare chiaro al nostro letto. La magia, tuttavia, le lucciole la compivano davvero alle dieci di sera: ce n’erano a migliaia che illuminavano a intermittenza il paese e i campi.
Il solstizio d’estate e la letteratura
Giugno è il mese dell’estate anche astronomica: il 21 cade il Solstizio d’estate, e segna la giornata più lunga dell’anno. Nei paesi nordici, come in Russia, a San Pietroburgo, per esempio, ci sono le notti bianche: per circa dieci giorni non viene mai buio. Esiste un poetico racconto di F. Dostoevskij intitolato Le notti bianche (Белые ночи /belye noci/), che a sfondo della trama, intrigante, descrive magistralmente il fenomeno.
Le notti Bianche, Fjodor Dostoevskij
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Nel folclore britannico e irlandese durante il “Midsummer Day” si organizza una grande festa. Questo giorno è anche è anche il protagonista di un thriller psicologico del bravo scrittore svedese Henning Mankell: Delitto di mezza estate (Midsummer Murder).
Midsummer day e il giorno di San Giovanni Battista
Il Midsummer Day si celebra il 23-24 giugno per salutare l’estate e accogliere la graduale diminuzione della luce diurna. È una celebrazione molto antica, risalente a tempi addirittura anteriori ai celti. Tra i reperti archeologici, molti circoli di pietre o antichi monumenti sono allineati secondo il sorgere del sole in questo giorno. Il più famoso è sicuramente Stonehenge, dove la mattina del giorno di mezza estate il sole sorge sull’enorme altare di arenaria, posto all’ingresso del tempio, incorniciato dalle gigantesche triliti.
Il Cristianesimo trasformò questa festa in una celebrazione per San Giovanni Battista. La notte della vigilia è un tempo magico in cui si verificano eventi portentosi, le fate trasmigrano nel mondo umano, godendo in quella notte del loro massimo potere (come racconta magistralmente Sogno di una notte di mezza estate – A Midsummer’s Night Dream – di Shakespeare)
Si dice che se si trascorre la notte della vigilia del sostizio in un posto sacro, il giorno dopo ci si ritrova molto saggi o… completamente fuori di testa! Off with fairies significa appunto una persona bizzarra, eccentrica, insomma, un po’ folle. Legati a questa festa, che in alcuni paesi nordici è una festività nazionale, ci sono anche molte piante, come l’erba di San Giovanni, la verbena, il trifoglio, la ruta e le rose. Colte a una certa ora di notte sono ricche di poteri soprannaturali.
Questo stesso giorno, tuttavia, nell’emisfero australe segna l’inizio dell’inverno. Non pare strano pensare a giugno come se fosse dicembre?!
Festività di giugno
Comunque, ritorniamo nel nostro emisfero. Nei paesi cattolici a giugno si festeggia il Sacro Cuore di Gesù, che ricorda la natura umana di Cristo, e il suo dono maggiore: l’amore. Questo culto è stato iniziato e poi sviluppato dalla mistica francese Margherita Maria Alcoque (1647-1690). In Italia, il 2 giugno è la Festa della Repubblica, ossia si ricorda il risultato del referendum del 1946 quando sulla monarchia vinse la repubblica.
La simbologia di giugno
L’etimologia di giugno si rifà probabilmente alla dea Giunone, moglie di Giove (Juno-junonis in latino), dea del matrimonio e della fertilità, e alla dea Juventas, o Hebe in greco. Quest’ultima proteggeva la gioventù, la nascita della vita. Figlia di Zeus e di Hera, era la coppiera degli dei, finché non sposò Eracle e fu sostituita da Ganimede.
Quindi giugno è anche gioventù, rinnovamento e celebrazione della vita. Straordinario, emozionante! Non è un caso che al cuore del mese risieda il sole!
Alla parola Solstizio è legato il mito del carro del sole, guidato da Febo, o Elios in greco, ovvero il dio Apollo, portatore di luce e dispensatore di vita e morte con le sue faretre. Suonava la cetra divinamente, era il dio delle Arti, sul monte Elicona. Un dio bello, forte e potente, le cui profezie risuonavano a Delfi per bocca della Pizia. Egli solcava incessantemente la volta celeste con il suo carro di fuoco, compiendo in sei mesi un arco di cielo, al cui limitare sostava un attimo (Statio Solis → solstizio), poi girava il carro e tornava al punto di partenza (tropikos) dove sostava un altro minuto e ripartiva. E così per sempre.
Il solstizio d’estate e inverno segna quando il sole si trova rispettivamente nel punto più settentrionale (Tropico del Cancro) e più meridionale del cielo (Tropico del Capricorno). A giugno il sole è al suo culmine, lo zenith, e la sua posizione dal punto di vista astrologico è nel tropico del Cancro: la sua luce è al massimo della potenza, tanto che in religione simboleggia il Cristo invitto, circondato di luce e benedicente.
Il solstizio d’estate segna il periodo di luce più lungo dell’anno, ma è rivolto alla prossima discesa nell’oscurità dell’autunno e dell’inverno. La solenne celebrazione della luce è una preghiera che questa possa ritornare alla sua potenza, dopo aver ceduto al buio. Allo stesso modo, il Solstizio d’inverno segna il periodo di luce più corto dell’anno, ma apre la strada all’allungarsi delle giornate che portano l’estate. Dunque, il solstizio rappresenta un segno di luce che, come una cometa, rimane fisso all’orizzonte e guida gli uomini verso la luce della vita. Infatti, Gesù è nato nel Solstizio d’inverno.
Astrologicamente giugno nasce nei Gemelli e finisce nel Cancro. Potrei dire un sacco di cose sul carattere delle persone nate sotto il magico segno dei Gemelli… Artista, genio, outcast, off with fairies.
Giugno nelle parole di Ovidio
Anche nell’antica Roma a giugno si tenevano importanti celebrazioni, come le Vestali per la dea Vesta, protettrice del focolare, o le feste per la dea della guerra Bellona. Le più rilevanti informazioni riguardo alla vita sociale durante l’anno a Roma le ricaviamo da un’opera del poeta Publio Ovidio Nasone, I Fasti. L’opera è incompleta, arriva fino a giugno ed è stata tradotta in inglese dal grande antropologo James G. Frazer, autore del testo miliare dell’antropologia Il ramo d’oro (The Golden Bough).
OVID, FASTI BOOK 6 – Theoi Classical Texts Library
Giugno, riti magici, esseri soprannaturali
Nelle mitologie celtiche si celebravano Imbolc, la festa della luce, il 1° febbraio; Beltane: il primo giorno d’estate, il 1° maggio, e Lughnasadh, la festa del raccolto, il 1° agosto. Erano tutti momenti sacri dell’anno, dove tra il mondo delle fate e il mondo degli umani il velo si assottigliava, e il piccolo popolo s’intrufolava nella vita degli uomini. C’erano tuttavia anche spiriti malvagi, che venivano tenuti a bada con grandi falò; fuoco e acqua hanno da sempre potere purificatorio (pensate al battesimo). Come spesso accade paganesimo e cristianesimo si sono confusi l’uno nell’altro, e a queste ricorrenze si è sostituito il giorno di San Giovanni, in cui si possono compiere riti magici con i quali per esempio possiamo ottenere l’acqua di San Giovanni, creata con la rugiada del mattino del 24 giugno, dai poteri taumaturgici; oppure in quella notte certe erbe assumono poteri straordinari, e vengono usate per scopi più o meno buoni. E infine, poteva forse mancare la credenza che la notte del 24 giugno le streghe si riunissero nel loro più importante Sabba?
Giugno, dunque, è indiscutibilmente un mese magico. Ma, al di là delle simbologie e delle leggende, basta guardare la luce al crepuscolo nelle sere di mezza estate: produce riverberi mai uguali, riflessi che variano dal rosso all’arancione, al giallo, mostra schegge di colore che corrono nel cielo. Permeata da uno spirito soprannaturale, questa luminosità particolare fa intravedere, se si sta attenti, uno spiraglio dell’altro mondo, dove l’ordine comune delle cose non ha più valore. Giugno, non dimentichiamolo, è il mese dell’abbondanza spirituale e non.
Nati di giugno
Molti dei maggiori artisti di tutti i tempi e luoghi sono nati a giugno. La tradizone vuole che i nati dei Gemelli siano dei grandi creativi, perché sono in contatto con una parte diversa dell’universo, quella spirituale, eterna, che si manifesta per questo sovversiva, e sovvertita. L’immaginazione è quella facoltà che permette di vedere oltre la realtà apparente, di vedere prima, o più a fondo degli altri, perché coglie ciò che gli occhi non possono notare. Tra i maggiori artisti nati a giugno ricordiamo: Thomas Mann (1875-1955, tedesco), Aleksandr Puškin (1799-1837, russo), Francesco Guccini (1940, modenese), William Butler Yeats (1865-1939, irlandese), Anna Maria Ortese (1914-1998, romana), Joyce Carol Oates (1938, statunitense), George Orwell (pseudonimo di Eric Arthur Blair, 1903-1950, inglese) Marguerite Yourcenar (pseudonimo di Marguerite Antoinette Jeanne Marie Ghislaine Cleenewerck de Crayencour, 1903-1987, francese), Oriana Fallaci (1929-2006, fiorentina), Giacomo Leopardi (o meglio Giacomo Taldegardo Francesco Salesio Saverio Pietro Leopardi, 1798-1837, di Recanati), Luigi Pirandello (1867-1936, siciliano), Antonio Scurati (1969, napoletano), Ian Mcewan (1948, britannico), Salman Rushdie (1947, indiano naturalizzato britannico), Giovanni Boccaccio (1313-1327, toscano).
E chi non è di giugno? Che importa, il talento e il genio non hanno mica una data di nascita. Giugno semplicemente favorisce un po’ di più i guizzi geniali.
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Questi i link agli altri mesi:
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